sabato 25 ottobre 2008

Non ci resta che piangere...

Il mio blog ha subito, per così dire, una battuta di arresto.
Mi sono chiesta il motivo e l'unico modo per darmi una risposta è stato quello di fare un passo indietro.
Il mio blog è nato nel giorno dei risultati elettorali dell'aprile scorso, è stato per me un modo di esternare e condividere la mia delusione per la sconfitta...
Ho trovato subito persone ad appoggiarmi e sostenermi, molte delle quali hanno poi continuato a leggere quello che io scrivevo.
Quel che più avvertivo in quei giorni è stata la cancellazione della mia rappresentanza politica, dell'unica parte che, seppur con difetti e incoerenze, riusciva ancora a farmi trovare un appoggio, una speranza... è stata forse questa mia "perdita di identità" a riflettersi nel blog, il quale ha iniziato la sua permanenza nel web senza neanche un preambolo, una presentazione, una tematica...
Ci sono blog prettamente politici, blog di ricette culinarie, blog personali...il mio non ha classificazione...
Ho scelto di aprirlo per caso, ho scelto di rimanere perchè ho trovato persone con le quali condividere, ho scelto di non dargli classificazione perchè il mio guazzabuglio di idee mal si coincilia con esse.
Tuttavia è doverosa una precisazione riguardo al titolo : "Non ci resta che piangere" ...
-in primo luogo riflette il mio stato d'animo non a livello personale ma nel contesto della società che mi circonda;
-in secondo luogo "non ci resta che piangere" è il titolo del film di Benigni e Troisi da loro interpretato insieme ad Amanda Sandrelli , Livia Venturini, Loris Bazzocchi,Paolo Bonacelli, Carlo Monni...è la storia, come molti di voi sapranno di due persone degli anni 80, Mario (Troisi) e Saverio (Benigni) che si ritrovano, per uno strano scherzo del destino nel "1400 quasi milleecinque". Inizialmente sconvolti dal fatto, prendono poi parte a questa nuova realtà totalmente diversa dalla loro, imbattendosi nelle situazioni più varie e assurde... Nella semplicità e comicità del film permane quel senso di inadeguatezza, dovuto proprio al dover affrontare un contesto storico che non gli appartiene.

Io mi sento un pò come loro, come Mario e Saverio, curiosa e piena di gioia di vivere, ma al contempo inadeguata rispetto al contesto nel quale mi ritrovo
come se fossi stata catapultata qui per uno strano scherzo del destino...